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FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE

La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa della PREVENZIONE, CURA e RIABILITAZIONE delle patologie in ambito muscoloscheletrico, neurologico e viscerale attraverso molteplici interventi terapeutici. Le patologie trattate possono essere di tipo post traumatico, post chirurgico e degenerativo. Il Fisioterapista in Italia possiede una laurea universitaria triennale. Presso il nostro poliambulatorio si svolgono prestazioni di fisioterapia in regime privato.

La fisioterapia in seguito a trauma o intervento chirurgico mira al recupero delle funzionalità motorie, muscolari e articolari di uno o più segmenti corporei interessati da un evento traumatico o da un intervento chirurgico. Gli esercizi che il fisioterapista propone sono mirati e studiati in base alla persona, alla patologia e al piano di allenamento globale per il recupero o il miglioramento delle funzioni, al fine di riprendere le normali attività della vita quotidiana.

Il drenaggio linfatico manuale (DLM), metodo originale Vodder, è una tecnica originata dal Dott. Emil Johannes Vodder, biologo e fisioterapista, nel 1932. È una metodica terapeutica che ha lo scopo di favorire il drenaggio della linfa dalla periferia dell’organismo al cuore. Il deflusso linfatico favorisce anche una migliore vascolarizzazione sanguigna che permette un allontanamento delle scorie ed assicura l’apporto di nuove sostanze nutritive ai tessuti. Si tratta di un metodo rigoroso e scientificamente collaudato, che, data la sua comprovata efficacia sul piano terapeutico, viene indicato per la cura di diverse patologie del sistema linfatico. Il sistema linfatico è costituito da vasi, chiamati vasi linfatici, al cui interno scorre la linfa: un liquido incolore e trasparente che arriva a degli organi di filtraggio chiamati linfonodi. Essi, sono piccole ghiandole, sparse per tutto il corpo e concentrate principalmente nella zona inguinale, al lato del collo e sotto le ascelle. Questi veri e propri organi che, oltre a filtrare la linfa, hanno il compito di produrre i globuli bianchi, e sono quindi stazioni di difesa immunitaria. Il linfodrenaggio trova principale applicazione nel trattamento del linfedema, ma accanto a questo stanno emergendo nuove indicazioni nel trattamento di alcune patologie di carattere ortopedico-riabilitativo, oltre che nei trattamenti di carattere estetico/benessere. spesso è associato ad altre terapie riabilitative per prevenire e/o curare gli edemi conseguenti a traumi (es. traumi distorsivi) o ad interventi chirurgici (ad esempio nella rimozione chirurgica di linfonodi praticata nella mastectomia per tumori al seno), o nel trattamento degli edemi in gravidanza. Già dopo la prima seduta di linfodrenaggio il paziente prova un beneficio immediato, poiché riducendosi il gonfiore tipico dell’edema, si avverte un senso di leggerezza Il linfodrenaggio tratta le zone interessate segmentariamente avvalendosi di manovre avvolgenti e leggere, in cui è essenziale una buona manualità, eseguite con un ritmo lento che rispetta i tempi di contrazione delle unità funzionali del sistema linfatico. Il paziente viene trattato dal cuoio capelluto ai piedi, quindi nella sua totalità. Al contrario del massaggio classico, il linfodrenaggio manuale utilizza manovre con tocchi estremamente leggeri e piacevoli, lenti e ritmici, che provocano uno spostamento della pelle sui piani sottostanti e mai una pressione vera e propria. Non risulta mai fastidioso né doloroso. Il paziente si rilassa, molti si addormentano. Tra gli effetti scientificamente dimostrati, si annovera il cosiddetto “Effetto Simpaticolitico”, un termine tecnico che sta ad indicare che un trattamento eseguito in modo corretto è estremamente rilassante ed antistress. I tocchi del LDM secondo Vodder alternano continuamente una fase di spostamento attivo della cute ad una fase di non – pressione. In tal modo si stimolano i recettori del contatto della cute, che sono antagonisti dei recettori del dolore: il risultato è un buon effetto analgesico. Agisce inoltre sulla muscolatura scheletrica (rilassando le dolorose contratture muscolari e rimuovendo le tossine e l’acido lattico che possono ristagnare nei tessuti)risultando quindi un’ottima tecnica di massaggio defaticante sportivo, e su quella liscia (utile quindi per ripristinare la fisiologica peristalsi intestinale e trattare condizioni di stipsi o coliti croniche). Essendo una tecnica di massaggio terapeutico, deve essere praticato da personale altamente specializzato che ha seguito corsi specifici.

Il metodo Mézières si svolge attraverso una serie di posizioni ed esercizi adattate alle specifiche esigenze di ogni soggetto, incentrati su allungamenti e movimenti capaci di mettere in tensione tutte le catene muscolari retratte e ristabilirne l’equilibrio. Tutto il trattamento è coordinato da una respirazione profonda diaframmatica, in quanto nelle condizioni dolorose della colonna questo muscolo risulta molto spesso in disfunzione o in blocco. Questo comporta una modificazione delle curve fisiologiche della colonna, contribuendo ad accorciamento, rigidità e sovraccarico di altre strutture muscolari sia a livello lombare che cervicale. Gli esercizi possono poi essere integrati con tecniche complementari quali la manipolazione, digitopressione, pompage e tecniche miofasciali, a seconda della problematica presente.

È un’applicazione eseguita con specifici nastri adesivi, prodotti in fibra di cotone elasticizzato e che vengono, apposti sulla pelle, sviluppato da un chiropratico giapponese di nome Dr. Kenzo Kase nel 1979. Il kinesio tape può essere un valido aiuto al trattamento riabilitativo nel caso di diverse problematiche legate ai legamenti, alle articolazioni, ai muscoli, tendini. La sua versatilità permette di potervi ricorrere con scopi differenti e anche con tecniche diverse. I cerotti non contengono alcuna sostanza farmacologica.

In campo fisioterapico vengono utilizzati i campi magnetici a bassa frequenza ed alta intensità a scopo curativo e riabilitativo, più efficaci per trattare diverse patologie del sistema nervoso, circolatorio, locomotorio, cutaneo oltre che come terapia per i processi infiammatori ed il dolore locale.

Si definisce elettroterapia l’utilizzo a scopo terapeutico dell’energia elettrica nelle sue varie forme. Essa produce effetti diversi sull’organismo con varie indicazioni cliniche, principalmente eccitomotoria (elettrostimolazione per la prevenzione e il trattamento dell’atrofia e il rinforzo muscolare), antalgica (tens) e veicolante dei farmaci (ionoforesi).

L’interazione degli ultrasuoni con i tessuti biologici produce effetti meccanici, termici, chimici. L’applicazione può essere effettuata a contatto diretto, con testina mobile o fissa, e con metodica ad immersione (per superfici piccole o irregolari). È utile in tutte le patologie dell’apparato locomotore in cui si desidera un effetto antalgico.

La Tecarterapia, nota anche come Tecar o Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo, è un tipo di trattamento elettromedicale utilizzato in ambito riabilitativo, che trova particolare impiego nella cura di traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico. consiste in un massaggio particolare, praticato tramite uno strumento capace di ridurre il dolore e accelerare la naturale riparazione dei tessuti. Effetti della Tecarterapia Gli effetti biologi, prodotti dalla Tecarterapia, sono tre e consistono, brevemente, in:

  • Incremento del microcircolo
  • Vasodilatazione
  • Incremento della temperatura interna (calore endogeno)

In ambito medico, la Tecarterapia trova largo impiego nel recupero da infortuni, quali distorsioni, lesioni tendinee e legamentose, tendiniti, borsiti, capsulite adesiva di spalla, epicondiliti, fascite plantare, esiti di traumi ossei, fratture, distrazioni legamentose e problemi articolari; nel trattamento di patologie muscolari e osteoarticolari, come contratture, stiramenti e strappi muscolari, contusioni muscolari, lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, problematiche di artrosi e infiammazioni osteoarticolari; nei programmi riabilitativi post-operatori per il trattamento dell’edemi e del dolore.Vantaggi della Tecarterapia

  • Risultati apprezzabili in relativamente poche sedute;
  • Grandissima precisione sul bersaglio da trattare;
  • Effetti positivi anche su tessuti molto profondi;
  • Possibilità di abbinare il lavoro del macchinario al lavoro manuale del terapista
  • Assenza di controindicazioni ed effetti collaterali di rilievo.

OSTEOPATIA DELL’ ADULTO
L’osteopatia è una medicina non convenzionale che tratta disfunzioni fisiologiche attraverso lamanipolazione. Lo scopo dell’osteopatia è quello di riportare una situazione non fisiologica entro dei limitidi normalità fisiologici.

OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA
In sostanza, l’osteopatia consente un migliore adattamento dell’organismo ai cambiamenti dei tessuti del corpo e alle pressioni addominali associate alla gravidanza. L’osteopata, con il suo lavoro specifico,  assicura la corretta mobilità articolare del bacino e l’asse vertebrale aiutando la mamma nella preparazione al parto.

OSTEOPATIA PEDIATRICA

Può essere praticata fin dal primo giorno di vita del neonato, fino ai 14 anni circa del bambino.
L’osteopatia pediatrica è composta da
• Le tecniche craniali
• Le tecniche viscerali per i neonati
• Le tecniche strutturali par bambini

Le tecniche craniali:  utilizzate soprattutto nei primi 6/7 mesi di vita del neonato, infatti il cranio si sviluppa del 50% prima del 1 ° anno di vita.

Tecniche strutturali:
Durante il parto, diverse articolazioni possono ritrovarsi in disfunzione, spesso capita alle costole, alla cerniera occipitale, alle anche, alle ginocchia ed ai piedi. Tutte queste articolazioni a volte compresse (anche in modo severo) durante la gestazione, se non trattate possono essere colpite de disfunzioni capaci di apportare delle perturbazioni della statica del bambino.
Anche i problemi d’asma (veri o falsi) o il torcicollo non devono essere sottovalutati. Le tecniche strutturali in questi casi sono evidentemente molto dolci.

Tecniche viscerali:
Alcuni problemi viscerali, respiratori, urinari, digestivi (RGE: reflusso gastro-esofageo) vanno trattati durante l’infanzia, il prima possibile. È deleterio lasciare il bimbo in uno stato di stress. Queste disfunzioni originano da cause e in momenti differenti. Sembrano complesse de risolvere fino a quando non vengono accertate e verificate le cause possibili, che sommandosi causano il problema.